Birrazina 8,4°

Perché Tripel

In Belgio dove sono nati i monasteri trappisti hanno cominciato a produrre la birra, tra l’altro nei periodi delle epidemie, la popolazione quasi riteneva santi i trappisti perché tendenzialmente bevendo la birra si ammalavano molto meno (non santi ma l’acqua nel fare la birra veniva bollita).

Il nome tripel deriva dal processo di produzione di questo stile birrario, e si riferisce probabilmente al fatto che nella produzione di questo tipo di birra veniva usato una quantità di malto circa tre volte superiore rispetto a quella della birra trappista standard. Ciò rendeva la birra decisamente più alcolica: Il nome era utilizzato sostanzialmente per indicare una birra più forte delle altre.

Dove nasce

L’abbazia trappista di Westmalle nel 1934 lancia la prima tripel che diventa uno tra i prodotti più amati e imitati delle produzioni Trappiste. (‘Trappista’ non indica il nome di una birra e nemmeno uno stile, ma l’appartenenza a un ordine religioso)

Aspetto

Schiuma bianca, abbondante. Nel bicchiere birra di colore giallo/dorato carico, talvolta aranciato.

Al naso

Ampia gamma di aromi con richiami alla frutta (solitamente frutta a pasta gialla,), alle spezie e al pepe (originario lieviti e al loro meraviglioso lavoro) e più in sordina aromi di luppolo. Non mancano note etiliche, sentori da ricondurre al malto, allo zucchero caramellato.

In bocca

Ingresso di tenue dolcezza, il corpo e l’alcol sostenuta sono alleggeriti dalla carbonazione e dal lungo ed elegante finale moderatamente amaro. Nelle versioni più riuscite, come la nostra, l’alcol (7,5 – 9,5% vol.) si nasconde a tal punto da non averne quasi percezione.